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Meritocrazia nel lavoro: cos'è e la situazione in Italia

Posted by Cristina Magaglio on 23/11/17 15.43

Meritocrazia nel lavoro: cos'è e la situazione in Italia

meritocrazia sul lavoro
Da: Cristina Magaglio Pubblicato il: 23/11/2017
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Aggiornato ad agosto 2020.

 

La meritocrazia, nel mondo del lavoro, è fondamentale. Senza, non si può parlare di un ambiente sano e capace di valorizzare al meglio tutti i dipendenti. Abbiamo sfatato i cinque falsi miti al riguardo ("I 5 falsi miti della meritocrazia sul lavoro"), ora vogliamo invece concentrarci sull’importanza di un contesto meritocratico che permetta a tutti di sentirsi davvero apprezzati come professionisti. 

Millennials e lavoro


Cos'è la meritocrazia nel lavoro

Partiamo da una premessa doverosa: cosa si intende per meritocrazia nel lavoro?

La meritocrazia nel lavoro si può definire come un sistema virtuoso di valutazione e di promozione in cui a ciascun professionista vengono riconosciuti  gli obiettivi raggiunti e le proprie capacità, e che per questo viene collocato nella posizione che più gli compete. La meritocrazia in azienda si concentra, quindi, sul riconoscimento del merito e si traduce come una valorizzazione dell’individuo che lo ha conquistato.

Meritocrazia nel lavoro e non solo: la situazione in Italia

Il Forum della Meritocrazia, una società no-profit nata in Italia nel 2011 per l'eguaglianza delle opportunità e nel riconoscimento dei meriti individuali, misura quantitativamente il livello di meritocrazia di un paese. Per farlo, usa sette indici: libertà, pari opportunità, qualità del sistema educativo, attrattività per i talenti, regole, trasparenza e mobilità sociale. Purtroppo, nel 2016 l’Italia si è classificata ultima rispetto al ranking europeo. Trasparenza, regole e pari opportunità, nel Belpaese, vacillano per il terzo anno consecutivo. 

 

Anche i dati più recenti, raccolti dal Forum nel 2020, confermano questo trend: di meritocrazia in Italia ce n'è ancora poca. Spesso infatti si continua a favorire chi parte da una posizione di vantaggio sociale: questo si traduce in un più ampio accesso a percorsi formativi, esperienze e opportunità. I risultati dell'ultima indagine riguardo alla meritocrazia nel lavoro evidenziano come per l'83% dei 1600 manager ascoltati, il merito non è ancora tenuto in considerazione come dovrebbe, con il conseguente risultato che le persone meritevoli non ottengono i riconoscimenti a loro dovuti.

Un altro dato interessante proviene dalla parte femminile del campione: le donne manager risultano più pessimiste rispetto ai colleghi uomini e lamentano una meritocrazia nel lavoro che non è ancora paritaria a livello di genere.

 

Come possibile soluzione il Forum propone una maggiore cura del settore educativo, speciali azioni svolte ad attrarre i Millennials e un’educazione al merito spiccata rispetto agli anni passati. Questo anche per arginare il fenomeno della fuga di cervelli: molti talenti italiani, infatti, preferiscono lavorare all’estero, dove vedono prospettive professionali, economiche e, guarda caso, di merito superiori rispetto a quelle presenti in Italia.

Un ambiente meritocratico è facilmente riconoscibile, ma non altrettanto realizzabile: ognuno viene apprezzato per quello che sa fare e le skills individuali sono valorizzate senza che questo porti a prevaricare l’altro. Inoltre, gli errori sono riconosciuti e non condannati a prescindere. La meritocrazia, poi, è fatta di feedback e di comunicazione: senza, si rischia di impantanarsi in un individualismo sterile e infruttuoso. Se al tuo lavoro mancano queste caratteristiche, forse è il caso di iniziare a farsi qualche domanda.

 

Per capire quali sono le skills che possano essere valorizzate sul tuo posto di lavoro, puoi trovare indicazioni utili nell'articolo "Personal Branding e l'arte di promuovere se stessi: parola all'esperto".

Scopri che cos'è il Personal Branding e come usarlo al meglio e se vuoi conoscere come applicarlo, clicca il bottone qui sotto e segui la nostra Personal Branding Roadmap: per te tanti spunti utili!

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