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Formazione professionale: essere genitori ai tempi del digitale

Posted by Redazione on 23/07/19 11.00

Formazione professionale: essere genitori ai tempi del digitale

essere genitori digitali
Da: Redazione Pubblicato il: 23/07/2019
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In Alleanza Assicurazioni la formazione non è solo professionale: hanno infatti preso nuovamente il via i Matinée, appuntamenti di approfondimento su tematiche di attualità.
Il rapporto genitori-figli ai tempi del digitale è stato l’argomento trattato nell’ultimo incontro con gli esperti di  T Seed, ente di consulenza e formazione con sede a Genova.
Per comprendere meglio il rapporto genitore-figlio ai tempi del digitale abbiamo intervistato Biancamaria Cavallini e Giorgio Dorigatti, psicologi e formatori. Leggi l'articolo per scoprire i loro preziosi consigli! 

 

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Dott.ssa Biancamaria Cavallini: educare bambini e ragazzi a un uso consapevole del digitale è fondamentale, quali sono le tre principali sfide di oggi e i tre consigli da cui partire?

La sfida principale per un genitore al giorno d’oggi è legata alla conoscenza del mondo digitale in cui si muovono i figli che, per i genitori, presenta lati ancora poco conosciuti. La seconda sfida è legata alla consapevolezza, ovvero capire le motivazioni che spingono i ragazzi a mettere in atto una serie di comportamenti nel mondo digitale. Infine la terza grande sfida è la relazione: il genitore infatti dovrebbe investire nella relazione per riuscire a trovare un modo efficace di rapportarsi con i figli, provando ad andare oltre il gap generazionale che è pur sempre esistito. 

 

 

Dott. Giorgio Dorigatti le vorremmo chiedere: gli strumenti digitali possono contribuire a ridurre il generation gap?

Senza dubbio gli strumenti digitali possono contribuire a ridurre il generation gap, a condizione che la conoscenza del digitale venga trasferita dalle fasce giovani alle fasce senior mediante un processo collaborativo. La chiave per il successo nella riduzione del divario generazionale è quindi la promozione della collaborazione attiva tra generazioni. Il mindset dei nativi digitali è molto diverso da quello posseduto dai genitori ed è proprio grazie alla cooperazione che questi due mondi possono incontrarsi e generare interessanti prospettive di valore. L’incontro tra generazioni può infatti aiutare a compensare le competenze mancanti di entrambi.

 

Dott. Dorigatti, come cambia la percezione del mondo tra figli e genitori visto che spesso usano due lenti diverse? Cosa fare per allinearli?

Alla base della difficoltà nel rapporto genitore-figlio c’è un problema di comunicazione perché è come se parlassero due lingue diverse, ovvero quella analogica e quella digitale. A sua volta, il linguaggio è espressione della diversa percezione della realtà, frutto delle differenti esperienze di vita: se da un lato il figlio passa prevalentemente la giornata in un mondo digitale, dall’altro il genitore è ancora immerso in un mondo fortemente permeato dall’analogico. Il gap può essere colmato, da parte del genitore, investendo sulla relazione con il figlio. Essa dovrà basarsi sui criteri dell’ascolto e dovrà riuscire a superare i paradigmi consolidati nella figura del genitore, a volte poco autentici.

 

 

Dott.ssa Cavallini può dirci quali sono i comportamenti più a rischio da riconoscere in bambini e ragazzi rispetto all'utilizzo del digitale?

Nel mondo digitale i pericoli maggiori sono quelli legati alla sfera della privacy, un tema scivoloso poiché la percezione che i genitori hanno di questo concetto è molto diversa da quella che hanno i figli. Sicuramente l’insegnamento cardine dovrebbe essere quello di ricordare sempre che tutto ciò che viene messo online resta online ed è pressoché impossibile rimuoverlo. Esistono poi rischi come il sexting o la diffusione di dati e informazioni personali. A tal proposito è bene educare i figli al rispetto della propria privacy e di quella altrui, tenendo presente come questo concetto cambia alla luce del digitale.

 

Dott.ssa Cavallini, le chiedo di guardare al futuro: come si evolverà la relazione tra genitore e figlio tra 50 anni?

È una bella sfida perché pone molti spunti di riflessione: in modo provocatorio potremmo dire che tra 50 anni avremo genitori androidi e figli umani. Da un certo punto di vista saranno entrambe generazioni digitali, ma lo saranno in maniera molto diversa tra loro. La tecnologia è un cambiamento che avanza in modo esponenziale, quindi non possiamo prevedere come sarà, ma ciò che continuerà a valere è l’importanza di riuscire a costruire sempre una relazione umana e di valore tra genitori e figli.

 

La chiave per l’educazione digitale passa attraverso un rapporto di dialogo vero e interessato con i figli: porre domande, chiedere il loro parere sulle tematiche legate al mondo del digitale permetterà ai genitori sia di raccogliere informazioni, sia di comprendere il punto di vista dei nativi digitali. La prossima volta, per evitare risposte scontate, invece di chiedere “com’è andata a scuola?” sarebbe interessante chiedere “cosa hai scoperto oggi guardando i video su YouTube?”. Le risposte potrebbero sorprendervi!

 

In Alleanza crediamo molto nel valore della formazione, anche per quanto riguarda il corretto utilizzo dei social e di tutti i dispositivi digitali. Ecco quindi che il nostro stile di consulenza diventa unico e tecnologico, per essere sempre vicini al cliente.


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