Spingere sull’educazione finanziaria è una priorità nel nostro Paese, soprattutto nel periodo che ci troviamo a vivere, in cui la batosta del Covid 19 e la crisi conseguente si fanno sentire. Esistono sempre più organi che si occupano proprio di togliere all’Italia il primato negativo che la contraddistingue tra i paesi Europei: essere uno degli Stati dell’Ocse con il livello di educazione finanziaria più basso, soprattutto tra i giovani e ancor di più tra le ragazze, sfavorite in questo tipo di materie.
Uno di questi organi è il Comitato per l’educazione finanziaria. Scopriamo insieme cos’è, a cosa si dedica e come è composto.
- Cos’è il Comitato per l’educazione finanziaria
- Cosa fa il comitato per l'educazione finanziaria
- Le fonti giuridiche del Comitato
- La strategia del Comitato per l’educazione finanziaria
Cos'è il Comitato per l'educazione finanziaria
Il Comitato per l’educazione finanziaria, nel suo nome esteso “Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria”, è stato costituito nel 2017 e si occupa di favorire e organizzare attività volte alla sensibilizzazione dei cittadini verso l’educazione finanziaria, con lo scopo di aumentare le conoscenze relative a previdenza sociale, investimenti e risparmio.
Cosa fa il Comitato per l'Educazione finanziaria
Costituito da 12 membri, tra cui il Direttore Generale, il Comitato per l’educazione finanziaria può vantare le personalità più competenti del panorama italiano in tema finanziario; attualmente il gruppo è a maggioranza femminile. Il Comitato è strettamente legato al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Istruzione, tanto che sia il Direttore, sia gli altri membri, vengono scelti direttamente dai due Ministeri, insieme ad altri importanti gruppi, come la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), l’Organismo di vigilanza dell’albo dei consulenti finanziari (OCF) e la Banca d’Italia.
Il Direttore del Comitato è la Prof.ssa Annamaria Lusardi, economista e specialista di educazione finanziaria, e Denit Trust Endowed Chair of Economics and Accountancy presso la George Washington University School of Business.
Il Comitato si riunisce periodicamente accettando alle riunioni, quando necessario, anche docenti, ricercatori ed esperti, dotti nelle materie finanziarie e previdenziali. In tali incontri si stabiliscono le iniziative per diffondere l’educazione finanziaria nel nostro Paese.
Le fonti giuridiche del Comitato
Le attività svolte dal Comitato sono previste dall’articolo 24 bis del decreto-legge 23 dicembre 2016. Esso stabilisce che i due Ministeri sopra citati si impegnino a favorire la “Strategia Nazionale per l'educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale" assegnando la sua attuazione proprio al Comitato per l’educazione finanziaria.
La strategia del Comitato per l'Educazione finanziaria
Come abbiamo già riportato, l’obiettivo del Comitato è nobile e ambizioso: rendere diffuse competenze e conoscenze in tema finanziario e di risparmio, in modo da fornire a ciascun individuo la possibilità di fare scelte accorte e garantirsi un futuro sereno.
Pianificare la propria vita prendendosi cura dei propri risparmi, investendo in modo sicuro e gestendo i propri debiti, è un diritto di cui ognuno dovrebbe disporre: per far sì che accada il Comitato ha definito la sua strategia nel lungo termine, per poter garantire a più persone possibili il benessere economico.
Il Comitato si avvale anche del portale pubblico sull’educazione finanziaria, previdenziale e assicurativa, un’ottima fonte di materiale per chi vuole arricchire la propria educazione finanziaria: il suo nome è Quello che conta.
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