AREA DOWNLOAD
CANDIDATI ORA
logo_moltodipiu_blu

Un nuovo modo di parlare ai giovani e al mondo del lavoro

Cosa significa D&I? Ecco di cosa si tratta

Posted by Redazione on 25/10/22 10.25

Cosa significa D&I? Ecco di cosa si tratta

D&I
Da: Redazione Pubblicato il: 25/10/2022
pubblicato in:
Condividi su:

I confini tra consumatori, aziende e lavoratori stanno venendo meno: le persone desiderano maggiore consapevolezza da parte delle imprese, sia nella produzione di beni e servizi sia nell’organizzazione aziendale.

Quello che si chiede sono aziende aperte al cambiamento, che sappiano accogliere la diversità senza discriminazione.

Tra le principali priorità, specialmente per la Generazione Z, si ha infatti un ambiente di lavoro positivo e inclusivo dove le differenze interne tra i collaboratori sono viste come opportunità di crescita del singolo e del gruppo.

Secondo il Talent Trend Report 2022 di Randstad, gli stessi datori di lavoro ne riconoscono la maggior importanza percepita da parte dei candidati. Il 79% degli human capital leader definisce l’adozione di pratiche di D&I aziendale essenziali per le attività di ricerca, attrazione, coinvolgimento e fidelizzazione delle risorse più promettenti. Tra questi, soprattutto i nativi digitali.

Sei un giovane della Generazione Z e vuoi saperne di più sulla D&I aziendale? In questo articolo parleremo di:

 

Vuoi praticare anche tu l'inclusività sul luogo di lavoro? Abbiamo scritto un'infografica con alcuni consigli utili: scaricala cliccando il bottone qui sotto! 

New Call-to-action

 

D&I: Diversity & Inclusion

La sigla D&I indica letteralmente le due parole “Diversity” e “Inclusion”, in italiano “Diversità” e “Inclusione”.

La sigla è nata negli anni ’80 negli Stati Uniti a seguito dei grandi cambiamenti strutturali della forza lavoro. In quegli anni la globalizzazione e l’industrializzazione sono stati acceleratori della formazione di una popolazione aziendale multietnica. Allo stesso tempo, l’emancipazione femminile ha aumentato la quota di donne all’interno delle imprese.

In generale, oggi, con D&I si intende un atteggiamento di sostenibilità volto all'apertura e all'accoglienza delle differenze delle varie persone. Si tratta di valori diventati sempre più importanti per l’agenda politica tanto da essere stati inseriti all’interno dell’Agenda Onu 2030 in due specifici Global Goals.

  • Goal 5 – Parità di genere. Mira a ottenere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze. Nel contesto odierno si teme che le donne con figli in età prescolare possano essere le più colpite dalla crisi pandemica. Viceversa, l’emergenza sanitaria non dovrebbe aver influito nella presenza femminile nelle istituzioni e nelle posizioni manageriali. Un dato che fa ben sperare in una diminuzione del gender gap aziendale.
  • Goal 10 – Ridurre le ineguaglianze. Si propone di limitare l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni del Mondo. Secondo i dati raccolti durante le crisi pandemica, in merito alla distribuzione dei redditi, alla disoccupazione giovanile e alla disuguaglianza economica, ci sarà un aggravarsi delle condizioni soprattutto per le fasce più deboli della popolazione.

 

Ma come si declina la D&I in ambito aziendale? Continua a leggere per scoprire di più.

 

Che cos’è la D&I aziendale

In una prospettiva aziendale, si riferisce a una strategia gestionale di Responsabilità Sociale di Impresa che mira al riconoscimento e alla valorizzazione delle differenze dei singoli collaboratori al fine di massimizzare il potenziale individuale di ognuno.

Questa strategia aziendale viene proprio chiamata Diversity Management e include le pratiche di D&I volte a trarre valore dalla diversità tra i collaboratori.

Di fatto, la D&I aziendale si declina in molteplici ambiti. Tra questi, i principali sono:

  • parità di genere,
  • disabilità fisica,
  • orientamenti sessuali,
  • orientamenti religiosi,
  • nazionalità di provenienza,
  • forza lavoro intergenerazionale.

D&I

Ma come creare un ambiente inclusivo aperto a tutti? Alcune soluzioni sono la creazione di modern workspace, dove ognuno ha la possibilità di accedervi indipendentemente dal luogo in cui si trova, entrando in contatto con tutti gli altri collaboratori.

Per favorire il confronto generazionale molte le imprese stanno creando dei veri e propri processi di mentoring e reverse mentoring. Allo stesso modo, gli uffici del futuro si prospettano essere luoghi di collaborazione e di team working.

Se invece vuoi saperne di più sulla parità di genere nel mondo del lavoro abbiamo scritto un articolo dedicato: “Donne e mondo del lavoro: tra difficoltà, sfide e nuove opportunità”. Sul blog MoltodiPiù ne abbiamo parlato diffusamente: cliccando su “Donne e lavoro” potrai leggere tutti gli articoli afferenti.

 

La D&I è una delle priorità della Generazione Z

Ma cosa ne pensano i ragazzi della Generazione Z? Essendo nati in un contesto fortemente interconnesso avete avuto da sempre la possibilità di confrontarvi con coetanei con abitudini eterogenee.

Se sei un giovane al massimo di 25 anni probabilmente anche tu sarai cresciuto in un contesto digitale e globalizzato che ti ha aiutato a essere aperto alle diversità e alle culture straniere fin da bambino.

Proprio per questo, secondo le ricerche, siete la generazione più propensa all’inclusione, anche negli ambienti di lavoro. L’Employer Brand Research elaborata da Randstad nel 2022, infatti, indica tra i primi tre elementi ricercati dai nativi digitali in nuovo posto di lavoro:

  • l’atmosfera di lavoro;
  • la visibilità del percorso di carriera;
  • le politiche di Diversity e Inclusion.

Quest’ultimo elemento appare proprio solo della vostra generazione, al contrario dei vostri colleghi più adulti.

Ma qual è il grado di soddisfazione nei confronti dell’impegno delle aziende per favorire la D&I?

Secondo le analisi di Deloitte, il 52% dei nativi digitali che resta in azienda per massimo due anni non è per niente soddisfatto dei progressi delle aziende circa la creazione di un ambiente di lavoro inclusivo. Percentuale che si alza al 57% considerando invece l’impatto sociale.

 

Noi di Alleanza Assicurazioni cerchiamo di promuovere la diversità interna attraverso molteplici iniziative. Recentemente abbiamo promosso la campagna “Diversi perché unici” che mira a creare consapevolezza su più ambiti tra cui la disabilità e la genitorialità. Ma non solo: la nostra forza lavoro è composta da molti giovani e molte donne.

Sei interessato a lavorare in un ambiente inclusivo? Le nostre candidature sono aperte! Inviaci il tuo curriculum cliccando il bottone in basso.

 

Candidati ora ad Alleanza Assicurazioni