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Consulente finanziario in Alleanza: intervista ad Annamaria Serio

Posted by Redazione on 05/01/21 9.25

Consulente finanziario in Alleanza: intervista ad Annamaria Serio

Consulente finanziario Alleanza
Da: Redazione Pubblicato il: 05/01/2021
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Oggi vogliamo riportarvi un’altra esperienza diretta dopo quella di Debora Zampieri: abbiamo parlato con Annamaria Serio, consulente assicurativa Alleanza da marzo 2019 presso l’agenzia di Barletta, dove attualmente svolge il ruolo di pro account. Anche lei, qualche mese fa, ha sentito l’esigenza di consolidare la sua professionalità e di seguire il corso messo a disposizione da Alleanza per incrementare le proprie conoscenze finanziarie.  

L’entusiasmo emerso dalle sue parole testimonia perfettamente quanto questa esperienza l’abbia arricchita, migliorando le sue competenze: leggiamo insieme la sua intervista!

Candidati ora ad Alleanza AssicurazioniL’intervista

Buongiorno Annamaria. Partiamo con la prima domanda: perché hai deciso di intraprendere questo percorso professionale?

Le motivazioni per cui sono voluta diventare consulente Alleanza sono tante, ma preferirei soffermarmi su due. La prima sicuramente ha a che fare con me, come persona. Sono laureata in Giurisprudenza, e al termine della laurea magistrale volevo insegnare Diritto ed Economia nelle scuole, progetto che mi ha portato anche a conseguire due master. Ad un certo punto, però, ho deciso di fare un investimento: ho deciso di cambiare rotta e di intraprendere un percorso nuovo, entrando in un mondo che mi aveva sempre interessato: quello assicurativo. Lo trovo un ambito di successo, in crescita e in espansione, dove, se riesci a far valere le tue capacità personali unitamente alle tue competenze, puoi raggiungere grandi traguardi.

L’altro motivo riguarda il ruolo del consulente assicurativo che purtroppo è spesso carico di stereotipi: si parla del consulente come di un venditore in giacca e cravatta, a caccia di clienti. In realtà non è così, dietro questo ruolo c’è un vero e proprio alleato delle famiglie e delle imprese. Infatti, anche io nel mio portafoglio, gestisco sia persone fisiche sia persone giuridiche. Per questo è un ruolo delicato dove non basta solo conoscere il prodotto ma bisogna essere dotati di varie skills, come l’empatia.

Quello che mi ha spinto maggiormente è stata la voglia di imparare a pormi nel modo giusto, saper fare le domande giuste e far sentire il cliente a proprio agio, perché solo in questo modo puoi far emergere i suoi bisogni.

Quando sei diventata una consulente finanziaria e perché hai intrapreso questo percorso? Quali aspetti di tale ruolo ti interessavano di più?

Sono diventata consulente finanziaria a luglio 2020. Ho cominciato questo percorso perché sono molto ambiziosa e volevo perfezionarmi e accrescere la mia professionalità. Sentivo, infatti, di non poter essere un vero punto di riferimento per le famiglie che assistevo perché percepivo di avere un gap, sentivo che mi mancava una formazione dal punto di vista finanziario. In più, il mercato assicurativo è in costante crescita e così evolvono anche i prodotti che propongo ai miei clienti. Confrontandomi con i miei colleghi mi sono resa conto che la mia consulenza avrebbe potuto acquisire maggior valore per mezzo dello studio e quindi ho ritenuto indispensabile iniziare questo percorso, a completamento della mia preparazione.

Quindi quello che mi ha spinto è stato il poter essere, ancora di più, un aiuto per i miei clienti. Con le nuove competenze che avrei acquisito avrei potuto prendere in mano concretamente la loro situazione finanziaria, spiegargli come garantirsi una pensione, come assicurare ai figli un’istruzione. Inoltre, questo percorso mi avrebbe permesso di conoscere più persone e sotto una luce differente.

Mi affascinava anche la formazione continua, quando si è consulenti finanziari non si smette mai di imparare: ogni cliente, ogni documento ti insegna sempre qualcosa di nuovo.

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Hai seguito i corsi messi a disposizione di Alleanza per prepararti alla prova d’esame?

Sì, ho seguito i corsi messi a disposizione da Alleanza nella regione Puglia. Il corso è stato indispensabile e determinante per il successo dell’esame. Precisamente la mia classe è stata creata a gennaio del 2020.

Non ero particolarmente preoccupata perché, grazie ai miei studi universitari, ero abituata ad autogestire il mio tempo e lo studio. Devo dire però che avere delle linee guida precise e degli esperti, messi a disposizione da Alleanza per la nostra formazione, è stato utilissimo. Infatti, vorrei davvero ringraziare i formatori e i referenti del progetto che ci hanno seguito ogni giorno e ci hanno sempre monitorato.

Come ti sei organizzata per arrivare all’esame preparata? Ti sentivi pronta al momento dell’esame? Se sì, perché?

Per quanto riguarda la preparazione mi sono organizzata nel modo più semplice possibile, cioè seguendo in modo puntuale il corso e i suggerimenti dei professori. La formazione era strutturata mediante delle lezioni con il formatore e in più, ogni giorno da gennaio fino a poco prima dell’esame, ho integrato lo studio facendo esercitazioni e test: è stato un connubio vincente per superare la prova.

Pianificare le giornate era fondamentale, infatti dovevo anche continuare a svolgere il mio lavoro. Per cui suddividevo le mie giornate e seguivo gli obiettivi personali e giornalieri che il corso ci chiedeva di raggiungere. Il supporto continuo dei professori mi ha motivato tantissimo.

Se ripenso al giorno dell’esame, mi ricordo di essere stata emozionatissima. È stato la conclusione dei sacrifici che ho fatto. Mi sentivo davvero prontissima, ero sicura di superarlo e non solo: volevo raggiungere un ottimo risultato. Per spiegare le mie sensazioni potrei usare una metafora: mi sentivo come un corridore che arriva al traguardo e vince. Ma non è la vittoria il momento centrale: ciò che conta è la decisione di scattare quando il traguardo è ancora lontano. Per me l’esame è stata la conclusione della mia maratona: la costanza, l’impegno e il sostegno che ho avuto sono stati determinanti. Alla fine ho superato l’esame con 90/100: ero felicissima soprattutto dei frutti dell’investimento fatto qualche mese prima, quando ho deciso di cambiare direzione e di iniziare questa professione.

Hai avuto momenti di difficoltà nello studio e nella preparazione? Se sì, come sei riuscita a superarli?

Il corso è stato impartito durante il lockdown e le lezioni non sono state in presenza, bensì da remoto tramite tablet. Studiare materie così complesse, come ad esempio la matematica finanziaria, tramite un video implica una difficoltà maggiore rispetto ad uno studio fatto in aula. In alcuni momenti mi sentivo stanca: se sono riuscita a superarli è stato grazie al supporto di chi gestiva tutto il corso, e vale per me, come per l’intera classe. C’era sempre qualcuno disponibile a rispondere ai tuoi dubbi anche la sera o nel fine settimana. Questo sostegno continuo mi ha aiutato a superare anche i momenti un po’ più difficili.

Quali sono le competenze che hai acquisito diventando un consulente finanziario? Le spendi nel tuo lavoro quotidiano al fianco delle famiglie?

Ho sviluppato diverse competenze che potrei catalogare secondo due aspetti: uno più tecnico e l’altro più gestionale, di rapporto con le famiglie clienti.

In primis, grazie al titolo conseguito ho più dimestichezza in materia finanziaria, riesco a capire un grafico di un titolo azionario e a spiegarlo in modo semplice, riesco ad analizzare gli aspetti finanziari di un fondo o di un titolo, posso soffermarmi su tecnicità e su argomenti che prima non conoscevo appieno. Questo mi permette di garantire ai miei clienti una consulenza più professionale e di avere un confronto anche con degli esperti: insomma, mi ha dato tanta sicurezza.

Riguardo alle competenze trasversali, cioè alle soft skills, il risultato finale è stato quello di saper gestire meglio il rapporto con il cliente, un rapporto che va basato sulla trasparenza e sulla fiducia. Noi consulenti conosciamo a fondo la situazione finanziaria dei clienti, quindi, quando riconoscono che di fronte a loro c’è un professionista, non temono di aprirsi e di raccontare tutto. Questo ti permette di gestire le emozioni dei clienti, dato che parliamo dei loro progetti di vita.

Consulenti finanziari

 

I consigli ai futuri consulenti

Annamaria, cosa consiglieresti a chi vorrebbe iniziare una carriera in Alleanza come consulente assicurativo, sapendo che può incrementare le sue competenze diventando anche un consulente finanziario?

Vorrei dare un’esortazione, la stessa che ho dato a me stessa: guardare oltre e avere una visione ambiziosa di se stessi. Non bisogna farsi influenzare da un giudizio: è giusto ascoltare gli altri ma poi sta a noi decidere ciò che è meglio per il nostro futuro. Prendiamo ad esempio il ruolo del consulente assicurativo: è gravato da stereotipi e viene visto come una figura che deve solo vendere prodotti. In realtà, dietro un consulente c’è un professionista competente sempre pronto ad aggiornarsi. Quindi io consiglio di decidere sempre da soli il proprio cammino e di cogliere le opportunità lavorative che si presentano.

Entrare a far parte di una realtà come Alleanza significa far parte di un’azienda che ha un’imponente presenza sul mercato. Se dovessi guardare ad un anno e mezzo fa non avrei mai pensato di poter raggiungere questi traguardi in così pochi mesi, invece con Alleanza ci sono riuscita: questo perché investe sulla formazione e sulle risorse. Ma bisogna ricordare che tutto si ottiene con i propri sforzi e le proprie energie.

Secondo me Alleanza è grande perché al suo interno ci sono delle persone vincenti e sono contenta di farne parte.

Guardando alla tua esperienza, cosa ti è stato utile per conseguire il titolo di consulente finanziario?

Quando ho iniziato mi sono imposta di non avere limiti: all’inizio non avevo competenze tecniche in materia assicurativa e finanziaria, ma ho deciso di mettermi in discussione e di lasciare indietro tutte le incertezze, e ha funzionato!

Mi piace riportare una frase che mi dice spesso mia madre: “Annamaria ormai è innamorata del suo lavoro”. In effetti sto svolgendo un mestiere che mi appassiona e non c’è nulla di più bello.

 

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