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Educazione finanziaria, cosa ne pensano gli italiani? I dati del 2022

Posted by Redazione on 31/05/22 9.00

Educazione finanziaria, cosa ne pensano gli italiani? I dati del 2022

Educazione finanziaria 2022
Da: Redazione Pubblicato il: 31/05/2022
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In un contesto socioeconomico incerto come quello attuale l’educazione finanziaria è fondamentale per prendere decisioni informate e coscienti sul proprio futuro e su quello dei propri famigliari.

Un’importanza tale da essere riconosciuta anche dall’ONU, che ha incluso l’educazione finanziaria nei Global Goals dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile del pianeta. Di fatto, però, in Italia il contesto è apparso finora ben poco rassicurante: così come l’educazione assicurativa, l’educazione finanziaria è poco diffusa nel nostro Paese.

Ma qual è lo stato dell’arte nel 2022? Cosa ne pensano oggi i cittadini? In questo articolo approfondiremo i seguenti temi:

 

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Educazione finanziaria nel 2022: aumenta l’importanza percepita

Dal 10 al 12 maggio si è tenuto il Salone del Risparmio presso il MiCo di Milano. Durante l’evento sono stati presentati alcuni dati interessanti sull’attuale situazione italiana in merito all’educazione finanziaria e alle competenze possedute dalla popolazione. 

Una prima evidenza degna di nota riguarda la percezione di complessità delle scelte finanziarie. Secondo il campione, i principali motivi per cui risulta difficile gestire le finanze sono:

  • 70,3% incertezza contestuale;
  • 23,9% conoscenze inadeguate;
  • 19,2% difficoltà nel risparmio. 

Risultati che fanno emergere uno scenario con ampie possibilità di miglioramento in cui il ruolo del consulente finanziario può assumere maggiore importanza.

scelte finanziarie

Credits: Rapporto Censis-Assogestioni

 

Un’altra evidenza che fa riflettere, emersa dal rapporto Censis-Assogestioni, è che solo il 40% dei rispondenti conosce gli strumenti del risparmio gestito e circa la metà di coloro che lo conoscono ne ha fiducia. Di fronte a questi risultati è allora chiaro come la necessità di diffondere un’alfabetizzazione finanziaria tra la popolazione sia una priorità, aspetto sottolineato più volte anche durante le conferenze tenutesi all’evento.

La situazione si aggrava, inoltre, considerando la differenza di genere. Alla ricerca hanno partecipato 1.500 rispondenti, l’81% dei quali di sesso maschile. Un dato che evidenzia come le donne siano meno interessate alla finanza e come le loro conoscenze in materia siano inferiori rispetto a quelle possedute dagli uomini. In più, dalla ricerca emerge come, in generale, le donne non prendano autonomamente scelte finanziarie, anche relativamente al budget famigliare, ma tendano a condividerle con il loro partner.

Nel complesso dalle risposte si nota invece consapevolezza in merito alla necessità di migliorare la propria conoscenza finanziaria che, sebbene a livello generale sia aumentata rispetto agli anni precedenti, resta più bassa della media degli altri Stati dell’OSCE. I rispondenti hanno infatti manifestato la volontà di informarsi in modo più approfondito e con migliore qualità.

 

Il consulente finanziario come supporto agli italiani

Considerando l’incertezza contestuale e la diffusa mancanza di conoscenze finanziarie adeguate, il consulente finanziario è percepito dai cittadini come un supporto utile alle loro scelte di risparmio e investimento. Proprio per questo motivo, la figura del consulente finanziario è oggi una delle professioni in crescita per il prossimo futuro: c’è una maggiore richiesta di professionisti qualificati e competenti.

Cosa si aspettano gli italiani dal proprio consulente finanziario?

  • Il 40,8% ricerca chiarezza, cioè spiegazioni semplici dei rischi e delle opportunità degli investimenti.
  • Il 39,5% si aspetta competenza.
  • Il 24,3% desidera attenzione alle esigenze del cliente.
  • Il 21,7% dà importanza all’esperienza.

Dati che fanno emergere chiaramente il valore del servizio offerto dai consulenti finanziari alle persone. Aspetto che viene avvalorato dalle evidenze riscontrate sulla propensione dei cittadini a investire nei prodotti del risparmio gestito: il 53,1% dei risparmiatori ne farebbe uso e il 10,9% lo ha già fatto in passato.

Un trend positivo che si coniuga con l’aumento della propensione al risparmio e alla liquidità sui depositi bancari. Quest’ultimi rappresentano una grande opportunità di investimento se adeguatamente sfruttati: depositare soldi sui conti corrente, invece, espone la liquidità al rischio dell’inflazione, attualmente in rapida espansione.

Affidarsi a un consulente finanziario informato sulle novità di mercato e con competenze qualificate permette allora di sfruttare al meglio i propri risparmi. Tale consulente è un vero e proprio supporto alle famiglie italiane e ha lo scopo di aiutare i risparmiatori a prendere scelte oculate sul proprio futuro.

Noi di Alleanza Assicurazioni offriamo ai nostri consulenti percorsi di formazione appositamente pensati per il loro aggiornamento costante, affinché possano essere davvero un aiuto concreto ai propri clienti. Come emerso da alcune interviste ai nostri consulenti, ad esempio a Debora Zampieri e Annamaria Serio, sono gli stessi professionisti a ricercare un miglioramento continuo in modo da offrire un servizio che sia riconosciuto di valore. Siamo partner delle famiglie italiane e come tali abbiamo l’obiettivo di supportarle quotidianamente nelle loro scelte.

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