Il colloquio di lavoro è uno dei momenti chiave da superare durante la ricerca di un nuovo impiego. Sebbene i processi di selezione e inserimento di un nuovo candidato non siano tutti uguali alcune fasi possono essere comuni a diverse realtà.
Ad esempio, sempre più spesso le aziende strutturano i colloqui di selezione in due momenti diversi: il primo colloquio e il secondo colloquio. Entrambi sono fondamentali per riuscire a convincere i selezionatori di essere la persona giusta per la posizione offerta.
Prepararsi bene è quindi fondamentale! In questo articolo spieghiamo:
- la differenza tra il primo e il secondo colloquio di lavoro;
- come prepararsi al secondo colloquio di lavoro;
- il processo di inserimento in Alleanza Assicurazioni.
Primo e secondo colloquio di lavoro: le differenze
Come dice la parola stessa, il primo colloquio è il primo momento in cui si entra in contatto con i selezionatori dopo l’invio della candidatura. È il momento in cui il candidato inizia a conoscere meglio l’azienda e, viceversa, i selezionatori elaborano un’iniziale impressione sul candidato.
Le domande di questa fase conoscitiva-motivazionale possono spaziare dalla sfera lavorativa a quella privata. Potrai, ad esempio, dover parlare delle tue passioni, spiegare cosa ti ha spinto a inoltrare la candidatura e quali sono i tuoi obiettivi futuri.
In circa un’ora dovrai riuscire a convincere il selezionatore di essere allineato al lavoro offerto e alla cultura aziendale: se questo accade accederai probabilmente al secondo colloquio.
Il secondo colloquio di lavoro invece ha l’obiettivo di testare le competenze e proprio per questo si chiama anche “colloquio tecnico”. In questa fase è importante non abbassare la guardia: aver superato il primo colloquio non significa essere scelti.
Essendo un colloquio tecnico in cui dimostrare le proprie capacità è centrale essere preparati e mostrarsi competenti sia sulle mansioni e le attività pratiche che saranno chieste una volta inseriti, sia sull’impresa stessa, i suoi valori e le sfide che ha superato in passato.
Probabilmente in questo secondo momento entrerai in contatto con i membri del team in cui verrai inserito, a cui dovrai dimostrare di avere le capacità richieste anche in modo pratico.
Vediamo insieme come affrontare il secondo colloquio al meglio.
Come prepararsi al secondo colloquio di lavoro
Prima cosa da ricordare: è un colloquio tecnico, quindi bisogna essere pronti all’idea di essere messi alla prova.
Ad esempio, potrà essere chiesto di risolvere qualche problema inerente alla mansione proposta, o potrà essere assegnata un’attività da svolgere tra i due colloqui la quale sarà valutata nel secondo incontro. Si tratta di un’opportunità importante in cui dimostrare le proprie capacità tecniche, ma anche le peculiarità personali che rendono unici rispetto agli altri candidati.
Come affrontare quindi il secondo colloquio? Di seguito alcuni consigli su come prepararsi al meglio.
- Ripensa al primo colloquio: alle domande che ti hanno fatto e alle risposte che hai dato, in modo da essere coerente durante il secondo colloquio e rimediare a eventuali momenti critici.
- Fai emergere ciò di cui non avete parlato nel primo colloquio: magari alcuni aspetti del tuo curriculum o della tua formazione personale non sono stati citati nella prima fase, questo è il momento giusto per metterli in luce e mostrare i tuoi punti di forza.
- Aggiornati sulle novità aziendali: visita il sito web per essere informato sulle ultime attività e controlla i social network per sapere quali temi stanno attualmente trattando.
- Chiedi come verrà strutturato il secondo colloquio: se si tratta di un colloquio individuale o di un assessment di gruppo, così ti potrai preparare al meglio a seconda della tipologia.
- Pensa alle tue skill: alle competenze digitali e alle soft skill che ti sembra di possedere.
Non perdere mai l’entusiasmo e dare risposte concrete proponendo esempi chiari di come hai applicato le tue competenze in passato e come hai superato eventuali sfide.
E dopo il secondo colloquio di lavoro? Una volta concluso avrai del tempo per valutare l’offerta. Se sei convinto della posizione allora è buona norma mandare un’email di ringraziamento ai selezionatori, in cui rinnovare l’interesse a essere parte dell’azienda.
Il processo di inserimento di Alleanza Assicurazioni
Hai mai pensato di diventare consulente assicurativo?
Essere un consulente assicurativo in Alleanza Assicurazioni significa molto di più che essere un assicuratore: siamo pronti a dimostrarlo, tanto da averlo definito come un vero e proprio nuovo mestiere.
Il concetto chiave su cui si basa ogni attività del consulente assicurativo Alleanza è prendersi cura del futuro delle famiglie italiane. Per questo, si tratta di una figura affidabile, incline alle relazioni, capace di comprendere e pianificare nel tempo i desideri dei propri clienti.
Ma come diventare un consulente assicurativo? Il processo di selezione di Alleanza prevede diverse fasi.
Il primo step è sicuramente inviare il proprio curriculum vitae: se vuoi sapere tutte le modalità con cui farlo leggi questo articolo “Consulente assicurativo: chi è, cosa fa e come diventarlo”.
Dopo la candidatura, Alleanza garantisce sempre un feedback: se positivo, potrai fare i colloqui successivi. Ecco i momenti chiave che ti aspettano.
- Domande conoscitive: Alleanza invia ai candidati un link a una pagina in cui svolgere un test per valutare il profilo e ottenere informazioni generali sulla formazione e i lavori svolti in passato.
- Primo colloquio conoscitivo: Alleanza propone una data e un’ora precisa per conoscere l’Agente generale dell’ufficio di riferimento sul territorio.
- Secondo colloquio: Alleanza spiegherà i propri valori, il ruolo professionale del consulente assicurativo e valuterà la motivazione del candidato.
- Talent Day: Alleanza organizza un evento speciale per un gruppo di candidati selezionati, i quali incontreranno i manager. Chiamato anche Convention, si tiene una volta al mese così da garantire a tutti la partecipazione.
Che cosa aspetti? Inizia anche tu questo percorso con noi!
