Aggiornato a luglio 2023.
Domande colloquio: la fonte di ansia per tutti i candidati, da sempre. Hai presente quando, nella tranquillità della tua casa, cerchi di prepararti per il colloquio di lavoro ma non hai idea di quali potranno essere le domande alle quali verrai sottoposto?
Il tempo di preoccuparsi è finito: ci pensiamo noi. Dopo averti mostrato come scrivere un curriculum vitae efficace, ecco qui le domande più frequenti al colloquio di lavoro!
In questo articolo parleremo di:
Il colloquio di lavoro è una fase importante per riuscire a ottenere il posto di lavoro desiderato. Spesso l'iter prevede un primo colloquio conoscitivo e un secondo colloquio più tecnico.
In ciascuno di essi è fondamentale preparare al meglio le domande più frequenti per riuscire a distinguersi dagli altri candidati: questi sono i primi momenti in cui si entra in contatto con il recruiter e quindi è essenziale lasciare una bella prima impressione di sé.
Conoscere le domande più frequenti al colloquio e prepararsi una risposta efficace ti permetterà di riuscire a valorizzare al massimo il tuo personal branding facendo emergere le tua qualità e i tuoi elementi distintivi.
Sapere quali saranno le domande tipiche dei colloqui, inoltre, ti aiuterà a non farti trovare impreparato evitando così la tanto temuta "scena muta". In questo modo potrai dare sempre risposte puntuali e mirate che sono molto apprezzate dai recruiters.
Come prepararsi al meglio alle domande più frequenti di un colloquio? Di fatto, esistono alcune strategie vincenti da tenere a mente.
Nel prossimo paragrafo ti elencheremo le principali domande dei colloqui di lavoro, con un esempio di risposta ottimale.
Durante il colloquio di lavoro, ti verranno poste una serie di domande tipiche per capire il tuo modo di lavorare e le tue competenze. Qui di seguito ti elenchiamo qualche esempio di domande e risposte che arrivano direttamente da veri colloqui di lavoro.
Ricordati sempre la sincerità e l'autenticità delle tue risposte: devono ritrarre chi sei, le tue passioni e le tue ambizioni.
Solitamente si comincia così, con una richiesta che non sembra una domanda, ma richiede una risposta dettagliata. Preparati un discorso chiaro e conciso, in cui elencare le tue precedenti attività lavorative e l’istruzione conseguita. Cerca di mettere in luce tutti quegli aspetti che più si legano all'offerta di lavoro per la quale ti stai candidando: così come un curriculum vitae deve essere personalizzato a seconda dell'annuncio di lavoro a cui ti stai candidando, le tue risposte dovranno essere in linea con quanto viene richiesto per la posizione.
In questa fase è sconsigliabile perdersi a parlare dei propri hobby o degli aneddoti della propria vita personale. Metti in luce ciò che hai fatto senza mentire dando il giusto approfondimento a ogni elemento che citi.
Spesso i recruiter tendono a mettere in difficoltà il candidato facendo parlare dei propri difetti. Sii diretto, senza commiserarti o sentirti perfetto. Preparati prima almeno tre aggettivi che rappresentino non necessariamente dei punti di debolezza, ma anche solo degli aspetti in cui vorresti migliorare. Mostra sempre la tua motivazione nel voler superare i tuoi limiti: nel caso in cui non avessi una competenza che è richiesta, come una certificazione o un attestato, spiega cosa stai facendo per riuscire a ottenerla.
Spesso raccontare i propri punti deboli è anche un modo per mostrarsi più autentici mostrando il proprio lato umano.
Questa è tra le domande frequenti del colloquio di lavoro che mira a comprendere la tua motivazione lavorativa. È importante non porsi con arroganza, ma nemmeno sottovalutarsi.
Cinque anni sono tanti, è normale voler crescere ed è normale, in questo periodo, avere difficoltà a vedere la propria carriera in un'ottica a medio-lungo termine. Sarebbe ottimale soffermarsi sul desiderio di crescere professionalmente e acquisire nuove competenze così da avere maggiori responsabilità e collaborare in progetti sfidanti.
È molto frequente che un recruiter ponga questa domanda a un candidato durante il colloquio: l'obiettivo è comprendere se è davvero motivato a ricoprire quella posizione presso la sua azienda e valutare il suo vero interesse.
Per rispondere al meglio studia la realtà nella quale vuoi lavorare: qual è la sua storia, com'è la sua cultura interna, chi sono i manager di riferimento. Visita quindi il sito web dell'azienda, segui i suoi canali social e resta aggiornato sulle ultime iniziative.
Solitamente il colloquio di lavoro si conclude con la possibilità chiedere a propria volta qualcosa al recruiter.
Non avere paura di chiedere! Mostrarsi silenziosi dà un'impressione più negativa rispetto al mostrarsi curiosi. Nel prossimo paragrafo ti indicheremo qualche domanda che potrai porre tu al selezionatore.
L'ultima domanda frequente a un colloquio di lavoro è proprio quella di chiedere al candidato se lui stesso ha qualche interrogativo da porre al selezionatore.
Si tratta di un momento chiave perché fare a propria volta delle domande è importante perché dimostra il tuo interesse e la tua curiosità nei confronti del luogo di lavoro. Un colloquio è infatti un momento bidirezionale dove entrambe le parti si conoscono per la prima volta.
Puoi chiedere un approfondimento in merito a qualcosa che ti ha colpito del colloquio, dai valori alla missione dell’azienda, oppure puoi chiedere chiarimenti su ciò che hai visto mentre studiavi il sito o i social dell'azienda.
Potrai anche porre alcune domande che permetteranno di mostrarti davvero interessato e motivato a fare parte del team in cui andrai a lavorare, ad esempio:
Dopo che il recruiter ti avrà risposto ricordati di commentare quanto ti ha detto, mettendo in luce alcuni elementi di te che potranno valorizzarti rispetto agli altri candidati.
Ora che conosci quali sono e come affrontare le domande più frequenti al colloquio di lavoro non ti resta che scegliere l'outfit più adatto: scarica la nostra infografica!