La sostenibilità negli ultimi anni è diventata un fattore chiave per i consumatori, ma anche per le aziende e i dipendenti.
Una sensibilità che si declina in tutte le sue tre dimensioni: economica, sociale, ambientale.
Tra i principali promotori di questo valore si hanno i giovani della Generazione Z i quali si stanno dimostrando particolarmente preoccupati e coinvolti in diversi ambiti finanziari.
Sebbene siano solo ai primi passi della propria indipendenza economica e stiano sviluppando anno dopo anno una sempre maggiore educazione finanziaria, richiedono alle imprese di mettere in atto investimenti sostenibili.
In questo articolo parleremo della crescita degli investimenti sostenibili ma anche dell'interesse dei giovani.
Vuoi approfondire cosa sono gli investimenti sostenibili? Ne abbiamo parlato nei seguenti articoli:
- Cosa significa essere un’azienda sostenibile: aspetti da considerare
- Sostenibilità ed educazione finanziaria: l’impegno europeo e di Alleanza
In questo articolo parleremo di:
- Generazione Z e investimenti sostenibili
- Investimenti sostenibili: il confronto tra i giovani e i manager
- Investimenti sostenibili e il ruolo del consulente finanziario
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Generazione Z e investimenti sostenibili
I giovani della Generazione Z sono cresciuti assistendo all'attentato dell'11 settembre, alla recessione del 2008 e all'inasprirsi della crisi climatica. Si sono laureati o hanno avuto esperienza del primo giorno di lavoro probabilmente tra il 2020 e il 2022, dovendo subire un mercato del lavoro in collasso per via della crisi pandemica, trasformatasi in crisi economica.
Per questo hanno delle forti incertezze nei confronti del futuro, proprio e altrui. Per questo focalizzarsi sugli investimenti sostenibili è diventata una priorità.
Secondo i dati recenti di Dell Technologies, riportati nella ricerca Future-Proof, il 60% dei giovani della Generazione Z in Italia si dichiara propensa ad accettare limitazioni economiche per attuare politiche che adottano una strategia di lungo respiro capaci di promuovere investimenti sostenibili.
In particolare, secondo i giovani, il decisore pubblico negli anni a venire dovrebbe focalizzarsi su alcuni temi chiave:
- gli investimenti sostenibili in termini di energia, indicato dal 55% dei giovani;
- l’abilitazione di un’economia circolare, selezionato dal 52% della Generazione Z.
Quindi non solo mere iniziative di greenwashing: i giovani chiedono azioni pratiche che abbiamo risvolti nella loro quotidianità - e in quello che sarà il loro futuro.
Oltretutto i giovani sembrano prediligere gli investimenti sostenibili anche come fattore di scelta tra diversi datori di lavoro.
Questa evidenza emerge dalle recenti analisi di SHRM Research. Secondo i dati il 46% della Generazione Z ritiene che gli ESG, ovvero gli investimenti sostenibili, siano importanti nel mondo del lavoro oggi.
Investimenti sostenibili: il confronto tra i giovani e i manager
Le analisi del 2023 condotte da SHRM Research mostrano evidenze degne di nota in merito all'allineamento di visione tra giovani e manager aziendali in merito agli investimenti sostenibili.
I fattori ambientali sono, per la Generazione Z, il problema ESG più importante: il 54% di loro li ha indicati come priorità, seguiti dalle questioni sociali (24%) e infine di governance (11% ).
Interessante notare come i manager intervistati considerino gli investimenti sostenibili ancora più importanti dei loro dipendenti: il 51% dei dirigenti li ha classificati come importanti; contro il 41% dei dipendenti. Di contro, il focus primario è riposto nei confronti dell'ambito sociale e solo dopo quello finanziario.
Secondo le figure manageriali, la mancanza di tempo, la mancanza di dipendenti per lavorare su iniziative ESG e la mancanza di fondi sono le tre sfide principali che impediscono alle organizzazioni di effettuare ulteriori investimenti sostenibili.
Ma cosa potrebbe succedere se le aziende non prendessero in considerazione l'attenzione dei giovani nei confronti degli investimenti sostenibili? Le aziende potrebbero affrontare conseguenze negative vedendo aumentare il loro rischio finanziario e reputazionale.
Infatti il 57% dei giovani, secondo le ricerche di Insider Media, afferma di aver preso provvedimenti almeno una volta contro le imprese che non si mostrano attive sugli ESG. Secondo il 28% della Generazione Z, i trasgressori dovrebbero incorrere in multe dall'11% al 20% del loro fatturato. Un tasso molto più alto di quello proposto dall'Unione Europea - pari al 4% del fatturato.
Investimenti sostenibili e il ruolo del consulente finanziario
Essere consulente finanziario significa cercare di proporre alle famiglie e alle aziende le migliori soluzioni per i propri investimenti sostenibili.
I nostri consulenti assicurativi e finanziari di Alleanza Assicurazioni hanno a cuore lo sviluppo sostenibile e i risparmi delle famiglie italiane. Per indirizzare al meglio le loro scelte, si formano attraverso specifici percorsi per diventare consulenti e si aggiornano costantemente sui prodotti e servizi innovativi immessi nel mercato finanziario.
Essere un consulente finanziario allora significa dare un proprio contributo attivo al benessere economico degli italiani e alla sostenibilità a tutto tondo.
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