Negli ultimi anni lo smart working e il lavoro flessibile sono diventati parte integrante della vita professionale di molti lavoratori.
Venendo meno l'obbligo di recarsi in ufficio quotidianamente, i professionisti oggi alternano il lavoro da casa a quello in sede.
Ma tutto ciò cosa implica per gli spazi aziendali?
Gli uffici del futuro saranno sempre più concepiti come spazi all'insegna del team working promuovendo la digital collaboration grazie all'integrazione di strumenti di collaborazione online.
A tutto ciò si associa un'altra novità: l'hot desking. Tradotto letteralmente dall'inglese come "scrivania calda" si tratta di un grande cambiamento degli ambienti di lavoro.
Ma cos'è di preciso e cosa aspettarsi dall'hot desking? in questo articolo approfondiremo:
- Hot desking, cos'è e come nasce?
- I benefici dell'hot desking
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Hot desking, cos'è e come nasce?
L’ideatore dell'hot desking è Erik Veldhoen, un consulente olandese specializzato in organizzazione aziendale e del lavoro.
Erik per concettualizzare l'hot desking ha tratto ispirazione dal cosiddetto "hot bedding", conosciuto anche come "hot racking", ovvero la consuetudine dei marinai del XVI secolo di condividere le cuccette con gli altri membri dell'equipaggio.
L'hot desking si fonda sullo stesso presupposto: i professionisti hanno la possibilità di condividere la propria scrivania affinché la postazione di lavoro possa essere usata da chi è presente in ufficio.
L'unico requisito? Prenotarla in anticipo.
Così facendo non esistono più postazioni assegnate al singolo collaboratore e lasciate non utilizzate quando non è presente; al contrario, ogni scrivania è a disposizione di tutti, favorendo l'ottimizzazione degli spazi e delle tecnologie.
Di fatto, l'hot desking era già stato diffuso nel mondo del lavoro a cavallo fra gli anni '80 e '90 senza ottenere grande successo. L'aumento dello smart working, la digital transformation e i cambiamenti della comunicazione interna hanno ora modificato le abitudini dei lavoratori, creando un ambiente ideale all'introduzione dell'hot desking.
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I benefici dell'hot desking
Come abbiamo anticipato l'hot desking sta diventando sempre più frequente negli ambienti aziendali. Ma quali sono i benefici per i lavoratori? Approfondiamone alcuni insieme.
Creatività e collaborazione
Un primo vantaggio dell'hot desking è l'aumento della creatività e della collaborazione tra i propri colleghi.
Infatti, non avere una propria postazione assegnata aiuta ad aumentare la produttività e aumenta l'ispirazione in quanto viene meno l'abitudine e la monotonia di una postazione fissa.
Vivendo stimoli spaziali differenti e lavorando accanto a diverse persone del proprio ufficio è possibile ampliare i propri punti di vista, conoscendo meglio chi si ha intorno. Così, l'interazione fra colleghi viene favorita e massimizzata e con essa possono nascere nuove idee e soluzioni per la propria attività.
Concentrazione e benessere
Potendo scegliere la postazione che più si preferisce, i lavoratori hanno modo di sentirsi più autonomi e indipendenti.
Che sia accanto a una finestra nei momenti di maggiore creatività o in una stanza separata per concentrarsi al meglio, la scelta della scrivania può essere funzionale alle attività da svolgere.
Proprio per questo la flessibilità data dall’hot desking permette di favorire il benessere delle persone, diminuendo i livelli di stress e ansia da lavoro.
Sostenibilità e inclusione
Se lo smart working aiuta la sostenibilità aziendale, lo stesso deve garantire il lavoro in presenza. Condividere le scrivanie implica minori costi per i materiali e la strumentazione, rendendo più efficiente l'uso degli stessi.
Una singola scrivania potrà quindi essere sfruttata al massimo del suo potenziale da chiunque scelga di usarla.
Ma non solo: condividere la scrivania significa non avere più stanze e postazioni riservate a seconda delle funzioni aziendali. In questo modo sarà possibile favorire l'inclusione tra tutti i membri e ogni professionista potrà entrare in stretto contatto con ogni suo collega.
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