Con l’avvento della crisi pandemica lo stress sul lavoro è aumentato soprattutto per i giovani delle nuove generazioni che hanno dovuto gestire non solo le forti emozioni tipiche di una nuova esperienza, ma anche un mondo del lavoro incerto e radicalmente trasformato. Da una comunicazione interna dominata da nuove logiche, all’avvento dei modern workplace e i nuovi strumenti di digital team working è stato necessario lo sviluppo di nuove competenze, soprattutto in ambito digitale.
Affrontare il nuovo mondo del lavoro e saper lavorare in un contesto rivoluzionato ha spesso spaesato i professionisti, creando ansia.
Inoltre, negli ultimi due anni, i lavoratori hanno anche dedicato maggior parte del proprio tempo libero alle attività lavorative facendo innalzare il livello di workaholism. Come combattere la dipendenza da lavoro e lo stress è diventato quindi un tema prioritario. Di fatto, questi due fenomeni sono strettamente collegati anche a un aumento dell’ansia da lavoro. Per questo, nel seguente articolo parleremo di:
Sei un giovane della Generazione Z che sta per iniziare la sua carriera professionale? L’ansia da lavoro è del tutto normale quando ti dedichi a un’esperienza nuova mai vissuta precedentemente. Forse ti sarai chiesto: come devo comportarmi e cosa è meglio fare durante il primo giorno di lavoro? Come relazionarsi con i futuri colleghi? Abbiamo scritto per te un approfondimento gratuito con alcune indicazioni utili che rispondono a queste domande: scaricalo cliccando il pulsante qui sotto!
L’ansia da lavoro è una sensazione di preoccupazione al pensiero di dover affrontare una nuova giornata lavorativa e gli impegni a essa correlati, nonché di inquietudine nel relazionarsi con i propri colleghi. Spesso, però, è confusa con lo stress. Quali sono allora le sue caratteristiche?
Come spiegato dagli esperti del Centro Humanitas, sebbene stress e ansia siano due emozioni fortemente correlate presentano però delle differenze. Lo stress, infatti, è presente in modo prolungato e diventa causa dell’ansia, che solitamente è uno stato a breve termine circoscritto a eventi specifici.
Inoltre, le due emozioni differiscono per le sensazioni provate: lo stress si manifesta con un senso di agitazione, nervosismo e stanchezza causati da uno stimolo esterno; l’ansia, invece, si palesa con un senso di preoccupazione, anche legato a eventi ancora non avvenuti, derivato da stimoli interni.
Orari di lavoro prolungati, scadenze troppo ravvicinate, carichi di lavoro eccessivi e un ambiente fortemente competitivo sono solo alcune delle cause che possono far provare ai lavoratori ansia da lavoro. L’ansia da lavoro, pertanto, si può presentare in modo differente a seconda del motivo scatenante.
Nel prossimo paragrafo spieghiamo come riconoscere i segnali dell’ansia da lavoro, così da poter prendere adeguate precauzioni in merito.
I campanelli d’allarme che potrebbero suggerire che stai provando ansia da lavoro sono diversi. Riconoscerli è fondamentale per riuscire a gestire le emozioni e vivere serenamente la propria attività professionale. Di seguito ti riportiamo alcune sensazioni comuni di questo fenomeno.
Anche a livello fisico l’ansia da lavoro può manifestarsi secondo alcuni indicatori. Secondo alcuni studiosi i principali sono mal di testa, tachicardia, mal di stomaco e una sudorazione intensa.
Come abbiamo anticipato, soprattutto per i giovani della Generazione Z, l’ansia da lavoro può essere comune: entrare per la prima volta in azienda rappresenta un’esperienza nuova di cui non si hanno ancora le basi per capire come sarà e cosa aspettarsi.
Per questo, per affrontare al meglio l’entrata nel mondo del lavoro e il processo di onboarding, ti proponiamo di seguito alcuni consigli utili.
Gestire tutti gli impegni di lavoro potrebbe creare una forte preoccupazione, per questo riuscire a programmarli al meglio ti aiuta a diminuire l’ansia di performance. Gli strumenti di digital team working sono molto utili a riguardo: grazie alla programmazione dei singoli task potrai avere una visione complessiva delle scadenze, organizzando di conseguenza i tuoi orari di lavoro.
Soprattutto se hai un lavoro flessibile programmare le attività ti sarà utile per tutelare il tuo work-life balance e avere sotto controllo tutti gli impegni, sia personali sia lavorativi.
Sebbene lavorare è un’attività che occupa gran parte della giornata, non deve però essere invasiva e troppo prevalente rispetto alle tue passioni personali.
Dedica parte del tuo tempo alle attività che preferisci, dal volontariato alle attività sociali, fino allo sport o ai corsi creativi. Farlo ti aiuterà a liberare la mente e a lavorare con più motivazione i giorni successivi.
La comunicazione interna ai tempi dello smart working è molto cambiata, per questo riuscire a comunicare in modo efficace con i propri colleghi è sempre più importante. Riuscire a porsi delle linee guida comuni aiuta a combattere l’ansia da lavoro: con il tuo team potrai definire degli orari di reperibilità ed altri dove invece potrai essere assente.
Comunicare in modo efficace significa anche riuscire a capire le emozioni altrui e sviluppare intelligenza emotiva: una delle skill più richieste dal mercato del lavoro oggi. Comprendere, condividere e accettare la diversità interna, ad esempio, è un ottimo modo per riuscire a diminuire l’ansia sociale dei tuoi colleghi facendoli sentire realmente inclusi nel contesto lavorativo.
Ricorda che è importante curare una comunicazione efficace anche da remoto. Non farti trovare impreparato alle riunioni online: scarica la nostra guida gratuita per scoprire alcuni consigli utili su come gestire le videochiamate professionali!