Negli ultimi decenni, le imprese hanno capito che per avere successo e crescere economicamente non possono più mirare al mero profitto: clienti e dipendenti richiedono oggi un loro contributo attivo anche per impegni di natura sociale.
I confini aziendali stanno quindi sfumando a favore in una maggiore integrazione con la comunità locale in particolare, e quella globale in generale. Soprattutto i giovani della Generazione Z, nati e cresciuti in un contesto digitale che minimizza le linee di demarcazione tra la popolazione e le aziende, desiderano maggiore trasparenza. Trasparenza che deve però essere dimostrata dai fatti e non solo esposta nelle dichiarazioni: a fronte di frequenti pratiche di woke washing i giovani si aspettano azioni concrete che si inseriscano in specifici piani di Responsabilità Sociale di Impresa – detta anche CSR.
Ma cos’è la CSR? In questo articolo parleremo di:
La società è in forte mutamento: sta aumentando l'attenzione nei confronti della sostenibilità e dei temi sociali. Così, la popolazione si dimostra sempre più attiva nel prendere parte ai movimenti sociali. Ma quali sono i principali? Scoprilo scaricando il nostro approfondimento gratuito: clicca il bottone qui sotto!
Il termine Responsabilità Sociale d’Impresa è diffusamente conosciuto come CSR acronimo del termine in inglese Corporate Social Responsibility. Ma di cosa si tratta?
Il Libro Verde della Commissione Europea, del luglio 2001, definisce la CSR come:
"l'integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni interessate" (commerciali e nei loro rapporti con le parti).
Tale definizione è stata poi ampliata dalla Commissione Europea con la Comunicazione sulla "Strategia rinnovata dell'UE per il periodo 2011-14 in materia di responsabilità sociale delle imprese”. Nonostante ciò, la Responsabilità Sociale d’Impresa non ha una definizione univoca e universalmente condivisa poiché l’incertezza del contesto esterno e i cambiamenti della società hanno fatto sì che si sviluppassero negli anni diverse declinazioni.
Le politiche di Responsabilità Sociale di Impresa (CSR), secondo l’Unione Europea, dovrebbero però agire su due versanti: da un lato soddisfare le esigenze del cliente; dall’altro soddisfare le aspettative e le esigenze degli altri stakeholder, tra cui i dipendenti, i fornitori e la comunità locale.
In questo senso, la CSR mira ad affiancare la sostenibilità economica aziendale alla responsabilità etico-sociale che le aziende hanno nei confronti della società. Comprende pertanto tutte quelle attività realizzate dalle imprese per proporre attivamente delle soluzioni concrete alle problematiche sociali sia nei confronti dei propri collaboratori, sia nei confronti della popolazione.
Come abbiamo anticipato, la Responsabilità Sociale di Impresa si inserisce all’interno della sostenibilità aziendale, in tutte le sue sfaccettature. Proprio per questo, la CSR fa leva su diversi principi.
La stessa Commissione Europea intende creare condizioni favorevoli per favorire la CSR delle aziende italiane facendo leva su:
In questo modo, si potrebbero diminuire anche i tassi di disuguaglianza economica e disoccupazione giovanile.
La forza lavoro si compone attualmente di 5 generazioni di professionisti che vanno dalla Boom Generation, nati negli anni del boom economico, alla Generazione Z, ovvero i ragazzi nati dopo il 1996. Proprio questi ultimi stanno finendo il percorso di studi e molti stanno muovendo i primi passi nel mondo del lavoro. Di fatto, sono la generazione che si dimostra più attenta alla sostenibilità aziendale a tutto tondo, richiedendo alle aziende azioni tangibili nella comunità.
La ricerca “Sviluppo Sostenibile: giovani, vita e lavoro”, di Sofidel curata dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo evidenzia alcuni aspetti rilevanti. Tra i principali risultati emerge come il 60% dei ragazzi di età compresa tra i 18 e i 22 anni, vorrebbe un lavoro che dia l’occasione di dare un contributo nel mondo, in un’azienda di cui condividono i valori. Ma non solo: il 63% ha dichiarato di dar peso all’impegno delle aziende nei confronti della sostenibilità sociale e ambientale.
Cosa possono aspettarsi allora i giovani della Generazione Z dalle politiche di Responsabilità Sociale d’Impresa?
Ecco alcune delle principali attività di CSR che un nativo digitale può trovare all’interno di un’azienda.
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